Le origini

Siena si sviluppa su una serie di colline che, 
                sin dall'età preistorica, sono state interessate da insediamenti 
                più o meno stabili ed è su una delle aree più 
                antiche della città e sulla cima di uno dei colli più 
                alti che, sul finire dell'XI secolo, è iniziata la costruzione 
                dell'ospedale di Santa Maria della Scala.
                Fino a pochi anni fa, la conoscenza delle fasi più antiche 
                della vita della città era limitata a pochi dati, in particolare 
                a poche tombe che lasciavano solo ipotizzare la presenza di un 
                abitato, del quale però non sembrava conservarsi traccia. 
                Durante questi ultimi anni, invece, alcuni scavi hanno radicalmente 
                modificato la situazione, portando alla luce abbondanti testimonianze 
                del passato cittadino, eccezionalmente conservate, al di sotto 
                delle moderne pavimentazioni dell'ospedale. 
La origini alla luce di recenti scavi
Il periodo etrusco
Le tracce relative ai periodi più antichi 
                sono spesso difficili da individuare sul terreno, perchè 
                numerosi sono gli interventi che possono averle successivamente 
                distrutte; ciononostante, al di sotto dell'ex giardino del Santa 
                Maria della Scala il paziente lavoro degli archeologi ha consentito 
                di portare alla luce il poco che resta di una grande capanna, 
                risalente addirittura ad età etrusca. Doveva trattarsi 
                di una costruzione semplice disposta a mezza costa lungo il versante meridionale 
                del colle sul quale oggi sorge il Duomo, in posizione dominante 
                rispetto alla vallata.
                E' difficile immaginare il panorama che circondava questa capanna, 
                ma è probabile che non si trattasse di una struttura isolata: 
                altre tracce infatti, se pure ancora più labili delle prime, 
                permettono di integrare lo scenario, ipotizzando la presenza, 
                per lo stesso periodo, di altre abitazioni, disposte su una buona 
                parte del versante collinare. 
                 
L'epoca romana
La collina doveva avere fin dall'antichità una forte pendenza, la stessa 
                che è ancora oggi facilmente intuibile se ci si sforza di 
                cogliere l'accentuato dislivello che separa la piazza del Duomo 
                dalla vallata del fosso di Sant'Ansano. E' ad epoca romana che 
                sembra risalire la prima importante opera di regolarizzazione, 
                un intervento che in parte distrusse l'abitato etrusco, per creare 
                ampi terrazzamenti sui quali si sviluppò un insediamento 
                esteso sull'intero fianco del colle. Abitazioni, giardini e 
                zone ortive si alternavano lungo i gradoni incisi sul costone 
                di arenaria, mentre l'accesso all'area avveniva, con ogni probabilità, 
                da valle, lungo una serie di tornanti che risalivano la collina.
                
              
L'alto medio-evo
I secoli che seguirono videro un lento accumularsi 
                di spessi strati di terra che 
                finirono per nascondere completamente alla vista quel poco che 
                ancora rimaneva in luce delle fasi più antiche, provocando, 
                al tempo stesso, un graduale innalzamento dei piani di calpestio. 
                
                Su questi nuovi livelli di vita si tornò presto a costruire 
                nuove capanne in legno, dalla pianta allungata, con elevato in 
                terra e tetto in paglia: dopo tanti anni e tanta storia, l'aspetto 
                della collina tornò dunque a richiamare alla memoria l'immagine 
                delle sue prime fasi di vita.